Consigli per una efficacie ventilazione - Fabrizio Chiogna

Vai ai contenuti

Menu principale:

Consigli per una efficacie ventilazione

Approfondimenti > Ventilazione naturale

Il ricambio dell'aria allontana l'umidità e gli inquinanti dagli ambienti. Per la molteplicità degli inquinanti presenti e per l'effetto che possono avere sulle singole persone, non possono però essere definiti parametri unici ed esatti di ventilazione.
La ventilazione degli ambienti è comunque necessaria per molti motivi:
diluisce la concentrazione di virus atrasmissione aerea
osservazioni hanno stabilito che tassi di ventilazione compresi tra 10 e 20 litri/s per persona hanno notevolmente ridotto gli effetti dei sintomi della sindrome da edificio malato
con adeguata ventilazione l'umidità interna viene ridotta, riducendo la possibilità di prolificazione di muffe e batteri
umidità relativa superiore al  50% aumenta la presenza di acari.
La ventilazione naturale non è facilmente gestibile: la sua efficacia dipende dalle dimensioni della aperture e dalla loro distribuzione, nonchè dalle grandezze fisiche che la controllano (sostanzialmente differenze di pressione associate a effetto camino e vento).
L'effetto camino è influenzato dall'altezza dell'edificio e dalla differenza di temperatura interna-esterna; la pressione del vento è influenzato dalla velocità e dalla direzione del vento.
E' evidente che in zone con pochi venti, in presenza di appartamenti su un unico piano con finestre su uno o due prospetti, l'efficacia della ventilazione naturale è molto bassa.
In assenza di un esame più approfondito del sito e della costruzione, si è soliti fornire alcune indicazioni di carattere estremente generale.
Affinchè la ventilazione possa essere efficace sarebbe necessario aprire tutte le finestre con regolarità,  3/5 volte al giorno, meglio se contemporaneamente, per 2/3 minuti. Se non si può creare una corrente d'aria, si può lasciare aperta la finestra per massimo 10 minuti.
Non migliora la ventilazione lasciare aperte le finestre a vasistas, anzi peggiora pesantemente il fabbisogno energetico dell'edificio e rischia di abbassare le temperature superficiali delle pareti con rischi di formazione di condense e muffe.

 
 
Torna ai contenuti | Torna al menu